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Storia

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Camerana è nominata per la prima volta, quale dominio della Chiesa di Savona, nel diploma di Ottone III (967) "Cum decimationibis de Cameriana" in cui si concedono le rendite delle pievi a Bernardo vescovo di Savona. In tale diploma si cita l’esistenza di una casaforte posta a difesa di una delle principali vie di comunicazione tra la riviera ligure e l’entroterra, la cosiddetta "via del sale".

Camerana nel periodo medioevale ha registrato processioni e pellegrinaggi che hanno testimoniato attraverso i secoli la fede popolare, ancorata ai valori del vivere e della civiltà contadina ancora oggi in parte esistenti. Ne sono prova gli oratori e le cappelle disseminate sul territorio, che superano i confini locali per agganciarsi a fenomeni di religiosità in una enorme vastità geografica e storica. In particolare, si può ricordare la strada su cui sorgevano il Pilone (anticamente oratorio) del Foresto e la cosiddetta "Sosta della Calcinera", luoghi che si incontrano ancora sulle "vie del sale" in territorio cameranese, come testimonia il percorso "la salinera" ( o sarinera) che collega la zona di Costa con il bivio delle Settevie, confine tra Camerana, Mombarcaro e Monesiglio.