Vai al contenuto della pagina.
Regione Piemonte
Accedi all'area personale
Comune di Camerana
Seguici su
Cerca
Nascondi la navigazione
Comune di Camerana
Amministrazione
Novità
Servizi
Vivere Camerana
Imposte
Trasparenza amministrativa
Urbanizzazione
Tutti gli argomenti...
Nascondi la navigazione
Nome del Comune
Amministrazione
Novità
Servizi
Vivere Camerana
Imposte
Trasparenza amministrativa
Urbanizzazione
Tutti gli argomenti...
Home
/
Vivere Camerana
/
Il nostro territorio
/
Parrocchie e Cappelle
/
Chiesa Parrocchiale di S. Antonio
Chiesa Parrocchiale di S. Antonio
Condividi
Facebook
Twitter
Linkedin
Whatsapp
Telegram
Vedi azioni
Scarica
Stampa
Invia
Argomenti
Tempo libero
Turismo
Descrizione
La parrocchia di S. Antonio fu iniziata il 29 dicembre 1780; in quei tempi tutta la valle Bormida faceva parte della Diocesi di Alba e la chiesa funzionante era quella attuale sulla statale di Gottasecca. Ben presto la chiesa risultò insufficiente per la popolazione e già fin dall'anno 1797 abbiamo una richiesta vescovile alla Reale Segreteria di Stato.Pio Vitale si riservò il diritto di benedirla e consacrarla, concedendo ai fedeli che avessero prestato la loro opera nella costruzione, quaranta giorni di vera indulgenza. In questi anni, però, le nostre valli hanno vissuto l'epoca più cruenta e tragica della loro storia, infatti, Francesi, Austriaci e più ancora rivoluzioni interne, con monarchici, giacobini e repubblicani, impedirono ogni iniziativa. Appena tramontata la stella di Napoleone Buonaparte e ritornata la calma in Piemonte con il reame dei Savoia, già nel 1818 abbiamo una nuova domanda di costruzione fatta da Don Luigi Musso e dai vari Consiglieri Comunali, inoltrata al Vescovo di Mondovì, poiché questa vallata era passata sotto tale diocesi e vi risiedeva lo stesso Monsignor Vitale trasferitosi da Alba. Per nove anni non fu iniziata l'opera per le ancora tristi vicissitudini dei tempi, ma nel 1827 l'allora Mons. Gaetano Buglione succeduto a Mons. Vitale, ne rinnovava la concessione con la medesima indulgenza a tutti quelli che avessero prestata la loro opera a detta costruzione. Si incominciò a radunare il materiale e tutti i parrocchiani e i fedeli, seguendo l'esempio di Don Nicolao, scendevano nel ritano e depositavano nei pressi della costruzione la pietra più grande che riuscivano a portare. Si arrivò così al termine nel 1833, come manifestato da uno scritto sopra il cornicione dal lato del Vangelo. Vennero donate alla Chiesa l'altare, la balaustra e il pulpito, tutti in marmo, una sacrestia e un battistero di nuova costruzione. I pavimenti furono rifatti diverse volte fino ad arrivare al 1964, quando, seguendo le indicazioni della Commissione Diocesana dell'Arte, si decise di rifare le decorazioni affidando il compito a pittori di Mondovì.
Descrizione
Indietro
Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?
Valuta da 1 a 5 stelle la pagina
Valuta 5 stelle su 5
Valuta 4 stelle su 5
Valuta 3 stelle su 5
Valuta 2 stelle su 5
Valuta 1 stelle su 5
Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!
Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Le indicazioni erano chiare
Le indicazioni erano complete
Capivo sempre che stavo procedendo correttamente
Non ho avuto problemi tecnici
Altro
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
A volte le indicazioni non erano chiare
A volte le indicazioni non erano complete
A volte non capivo se stavo procedendo correttamente
Ho avuto problemi tecnici
Altro
Indietro
Avanti
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Dettaglio
Inserire massimo 200 caratteri
Indietro
Contatta il comune
Leggi le domande frequenti
Richiedi assistenza
Chiama il numero +39 0174 96021
Prenota appuntamento
Problemi in città
Segnala disservizio